Per incentivare l’occupazione giovanile, la legge di Bilancio 2018 prevede un’agevolazione contributiva che consiste nella riduzione del 50% degli oneri previdenziali a carico del datore di lavoro con un tetto massimo di 3mila euro annui e per una durata massima di 36 mesi.
Questo a favore dei datori di lavoro del settore privato che si impegnino ad assumere a tempo indeterminato:
- dal 1° gennaio 2018, giovani con meno di 25 anni di età
- a partire dal 2019, giovani con meno di 30 anni.
Condizioni ulteriori per l’incentivo:
- il soggetto assunto non deve aver intrattenuto in precedenza rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato (deve perciò trattarsi della sua prima assunzione a tempo indeterminato)
- il datore di lavoro non deve avere effettuato nella stessa unità produttiva, nei 6 mesi precedenti, licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi (Legge 223/1991).
L’incentivo si applica inoltre:
- in caso di mantenimento in servizio di apprendisti professionalizzanti, qualora il proseguimento del rapporto abbia inizio dopo il 31 dicembre 2017 e il lavoratore non abbia ancora compiuto il trentesimo anno di età al momento della stabilizzazione.
La durata dell’incentivo è in questo caso non può superare i 12 mesi, calcolati a partire dal primo mese successivo a quello di scadenza del regime contributivo agevolato previsto, per il primo anno di prosecuzione del rapporto dopo il periodo di apprendistato. - in caso di trasformazione a tempo indeterminato di contratti a termine qualora il lavoratore non abbia compiuto il trentesimo anno di età al momento della conversione.
Fonti: Legge n. 205/2017: “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020”